Federica Benatti
Sala

Diventa protagonista attivo della tua comunità! Come coinvolgere gli stakeholder per rivitalizzare le dimore storiche e il loro territorio

Ti sei mai sentito frustrato nel vedere immobili storici e territori in declino a causa della mancanza di una visione comune e di collaborazione tra le parti coinvolte?

Federica Benatti ci mostrerà come lavorare insieme alle persone del territorio e all’ecosistema a cui appartengono può trasformare non solo immobili storici, ma intere comunità. L’obiettivo è superare le divisioni, sviluppando una visione comune del futuro per affrontare i punti critici che richiedono l’unità per far evolvere il territorio.

Scoprirai come la collaborazione tra piccoli paesi e stakeholder locali sia fondamentale per distribuire equamente il benessere, offrendo nuove opportunità ai giovani e correggendo gli effetti negativi dell’industrializzazione passata. Questo approccio integrato non solo preserva il patrimonio, ma crea un futuro sostenibile e prospero per tutti. Non perdere l’opportunità di scoprire come una visione condivisa può fare la differenza!

Data
Mercoledì 13 Novembre
Ore 11:30 / 12:00
RELATORE

Federica Benatti

Architetta e change maker per la valorizzazione di Borghi e Dimore storiche delle aree interne, autrice del manuale "Borghi e dimore storiche nel mercato extralberghiero"
 

Federica Benatti è architetta, dottore di ricerca e facilitatrice di processi di cambiamento.

Da 20 anni si occupa di restauro, recupero e riuso del patrimonio storico e di divulgazione culturale.

Le sue missioni sono riportare alla vita i borghi in via di spopolamento e valorizzare le dimore storiche a rischio abbandono situate nelle aree marginali del nostro paese.

Con i suoi soci, Renzo Provedel e Michela Rossi, ha ideato il “Metodo BRIT”, un sistema che aiuta i proprietari immobiliari a riprendersi cura e mettere a reddito il proprio patrimonio, e i cittadini attivi dei borghi a fare rete per avviare progetti di sviluppo turistico, commerciale e culturale del proprio territorio.

Il metodo si basa su una visione di sistema che integra immobili e risorse territoriali, gestione patrimoniale e creazione d’impresa, relazioni familiari, commerciali e sociali. 

Aiuta le persone a vedere le interconnessioni fra questi ambiti e a progettare insieme le soluzioni, più sostenibili e armoniose, capaci di riattivare il volano della rigenerazione. Orienta e focalizza l’attenzione sui futuri possibili. Stimola la proattività, l’autonomia e l’autoimprenditorialità dei soggetti coinvolti nel processo, accelerando il passaggio all’azione.

In questo scenario la ricettività extralberghiera emerge come uno dei business più idonei per garantire redditività, cura, presidio e supporto logistico alle attività economico-culturali di un territorio.
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