La narrazione sul turismo alterna spesso due estremi: da un lato, la demonizzazione del settore extralberghiero; dall’altro, la retorica del mercato libero senza limiti.
Entrambe le visioni sono parziali e rischiose. La vera sfida è creare un terreno comune in cui istituzioni e operatori possano cooperare, riconoscendo nel cittadino ospitale un attore responsabile, non un problema da gestire. Le regole non devono essere percepite come ostacoli, ma come strumenti di crescita e garanzia, purché siano proporzionate e condivise.
Allo stesso modo, il mercato non può essere una giungla, ma deve rispettare i principi di equità e trasparenza. Passare dal conflitto alla collaborazione significa costruire fiducia, dare voce alle associazioni rappresentative e creare una governance che valorizzi davvero il turismo come bene collettivo.